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Diabete. Alimentazione con le unità pane.

Il diabete è una malattia cronica, da cui non si può guarire.

Il paziente diabetico ha nel proprio sangue un contenuto di glucosio (la glicemia) maggiore di quello riscontrabile nel sangue delle persone sane.

La terapia attualmente prescritta dai medici di famiglia e dai diabetologi è volta a controllare la glicemia.

Il glucosio presente nel sangue deriva dagli alimenti, che sono ingeriti durante i pasti.

Tutte le sostanze contenute nel cibo sono trasformate in glucosio, che è l’unica sostanza che le cellule del nostro organismo accettano per il loro nutrimento.

Nel cibo sono contenuti i glucidi (pane, pasta, zuccheri), i protidi (le proteine della carne) i lipidi (grassi animali e vegetali) e sali minerali.

Tutte queste sostanze sono trasformate in glucosio.

La terapia nella fase iniziale prevede la dieta per fare diminuire la quantità di glucosio prodotta nell’elaborazione del cibo ingerito.

In seguito la terapia prosegue con le pillole ipoglicemizzanti per stimolare il pancreas a secernere una maggiore quantità d’insulina, che è l’ormone necessario per consentire al glucosio di oltrepassare le membrane cellulari e arrivare all’interno delle cellule del corpo umano.

Si trovano sul mercato farmaci, che non agiscono sul pancreas per aumentare la produzione d’insulina, ma che servono a scaricare nelle urine l’eccesso di glicemia, che si trova nel sangue.

In caso di bisogno la terapia prosegue con le iniezioni d’insulina, quando, nonostante le pillole, non si raggiunge una quantità d’insulina sufficiente a fare oltrepassare le membrane cellulari a tutto il glucosio presente nel sangue.

Il glucosio, che dovesse rimanere nel sangue, si accumula e, quando supera i 180 mg/dl, è riversato nelle urine (glicosuria) ed eliminato.

Oggi si fa grande affidamento sulla “compensazione glicemica”, cioè si tende a dosare pillole e insulina in modo che la glicemia risultante nel sangue sia compresa tra 70 e 110 mg/dl.

Se si raggiunge questo risultato, si dice che il paziente è “compensato “ e che si ha la “compensazione glicemica”.

Ogni tre mesi si controlla il valore dell’”emoglobina glicosilata”, che indica come si è mantenuta la glicemia negli ultimi tre mesi.

L’emoglobina glicata o glicosilata si considera dipendente dalla glicemia media negli ultimi tre mesi.

L’uso della compensazione glicemica nella terapia diabetica è molto discutibile.

La compensazione glicemica non garantisce che il paziente raggiunga l’equilibrio nel mantenere il proprio peso corporeo sia come aumento incontrollato, sia come dimagrimento eccessivo.

Il paziente può dimagrire eccessivamente o aumentare il proprio peso corporeo, in particolare può sviluppare il cordone di massa grassa intorno all’ombelico, che è molto pericoloso per i guai di natura cardiaca.

La compensazione glicemica deve considerare anche il controllo dell’indice di massa corporea, che si può ridurre al controllo del peso corporeo, poiché l’altezza del paziente si può considerare circa costante tra i 20 e i 70 anni.

Il peso ottimale deve corrispondere al valore dell’indice di massa corporea uguale a 25, cioè il peso ottimale deve essere:

Peso (kg) = 25 * altezza2 (m) = 25* altezza (m)* altezza (m).

Una persona alta 1,75 m deve cercare di mantenere un peso corporeo di 25*1,75*1,75= 76,56 kg.

Il controllo del peso corporeo garantisce che i pazienti, che adottano la compensazione glicemica, non rimangano delusi dai risultati.

In alternativa alla “compensazione glicemica” occorre considerare la “compensazione energetica”, che consiste nel mantenere l’equilibrio energetico giorno per giorno tra le energie consumate durante la giornata e quelle immesse nell’organismo con i pasti.

L’organismo umano è una macchina, che sviluppa energia ed è alimentata dal cibo, che è ingerito durante i pasti.

Per agevolare il computo delle energie ingerite con i pasti, moltissimi anni fa, i medici hanno escogitato un metodo semplice per il calcolo delle energie ingerite con i pasti, cioè delle kilocalorie contenute nel cibo, che costituisce l’alimentazione giornaliera.

Si sono prese come riferimento le kilocalorie contenute in 50 grammi di pane integrale (100 Kcal) e questo contenuto energetico è stato assunto come unità di misura delle Kcal ingerite con i pasti.

Quest’unità di misura delle Kcal è stata denominata ”unità pane” (UP).

Le unità pane.

Ogni unità pane (UP) corrisponde a 100 Kcal.

Le KCal da assumere nella giornata, divise per 100, rappresentano il numero delle unità pane, che devono essere ingerite con i pasti durante la giornata.

Per determinare quante siano le energie da assumere per la giornata occorre fare riferimento all’energia consumata durante la giornata.

Al calcolo concorrono prevalentemente tre elementi:

1) Il metabolismo basale, che costituisce l’energia minima per compiere le funzioni vitali;

2) L’azione dinamica specifica, che è l’energia necessaria per digerire gli alimenti;

3) L’attività fisica.

Secondo i vari elementi si determina il numero di Kcal necessarie per equilibrare le Kcal consumate durante la giornata.

Generalmente il fabbisogno calorico nella giornata va da 1600 a 3000 Kcal.

In particolare, per es., un bambino ha bisogno di circa 1700 Kcal;

Un’adolescente di sesso femminile ha bisogno di circa 2100 Kcal;

Un adolescente si sesso maschile arriva a consumare 2600 Kcal;

Una persona, che fa vita sedentaria, ha bisogno di almeno 1800 Kcal;

Una persona, che svolge un lavoro leggero, ha bisogno di circa 2400 Kcal;

Una persona, che svolge un lavoro pesante, può anche superare le 3000 Kcal;

Un atleta, che fa sforzo prolungato, può anche superare le 10000Kcal il giorno.

Dividendo per 100 le Kcal giornaliere necessarie si ottiene il numero delle “unità pane” da immettere nell’organismo durante la giornata per equilibrare le Kcal consumate.

Ci deve essere equilibrio tra le energie consumate e le energie acquisite con i pasti.

Esistono nella letteratura medica e pubblicate in internet le tabelle, che considerano le Kcal apportate dai vari alimenti riferite alle rispettive quantità, che generalmente sono di 100 grammi.

È possibile associare a ciascun alimento un coefficiente in funzione del rapporto tra le Kcal fornite da 50 grammi di quell’elemento rispetto a 50 grammi di pane integrale, che rappresentano una UP.

Il coefficiente rappresenta per ciascun alimento il numero delle unità pane corrispondenti a 50 grammi di quell’alimento.

Per es., a 50 grammi di pasta cruda di semola di grano, che danno circa 150 Kcal, si associa un coefficiente 1.5, che indica che 50 grammi di pasta corrispondono a 1.5 “unità pane” (UP).

Ciò significa che 100 grammi di pasta cruda di semola sono considerati come 3 UP.

Alla pasta di semola cotta si associa un coefficiente di 0.7, cioè 50 grammi di pasta cotta sono 0.7 unità pane (UP).

100 grammi di pasta cotta sono 1.4 UP.

Elenchiamo gli alimenti in ordine per unità pane crescenti e riferite a 50 grammi di alimento.

Unità pane in ordine crescente.

0.1 Ortaggi; 0.2 Latte e frutta anche spremuta; 0.3 Crostacei, latte, uova e vino; 0.4 Crostacei e pesci; 0.5 Pesci e carne da arrosto; 0.6 Carne; 0.7 Carne di spalla, pollo, uova; 0.8 Carne da arrosto, pollo arrosto, uovo intero; 0.9 Salsiccia e coscia di pollo, sgombro; 1.0 Lingua, castagne, pane integrale, salmone; 1.1 Mozzarella, tonno e anatra; 1.2 Pane, carne, prugne e fichi secchi; 1.3 Formaggi, fagioli, salsiccia; 1.4 Legumi, salmone affumicato; 1.5 Panna, salsiccia di maiale; 1.6 Lenticchie, miele, fontina; 1.7 Fecole, mortadella, braciole; 1.8 Olive, gorgonzola, provolone; 1.9 Bel paese, prosciutto crudo, parmigiano, Emmental; 2.0 Muesli; 2.1 Gruviera, zucchero; 2.2 Wisky; 2.3 Mascarpone; 2.9 Mandorle, arachidi; 3.0 Pistacchio; 3.1 Pancetta affumicata; 3.2 Nocciole; 3.3 Noci; 3.4 Pinoli; 3.6 Margarina; 3.8 Burro, Maionese; 4.3 Pancetta; 4.5 Oli, strutto;

 Unità pane per generi di alimenti.

Elenchiamo gli alimenti di uso comune, indicando il numero di unità pane per 50 grammi di tali alimenti con l’avvertenza che i valori indicati sono puramente indicativi non essendo stato possibile verificare la rispondenza alla realtà, data la mancanza di riferimenti alle fonti e la variabilità dei dati per ogni singolo elemento in natura.

Per es., per la pasta all’uovo manca il riferimento alla composizione, cioè possono variare il peso della farina e il peso delle uova, per cui il valore indicato deve intendersi come un valore medio, che costituisce un valido riferimento.

Bevande, acqua, vino, tè, caffè: 0,0 Acqua naturale, 0,3 Acqua tonica, 0,2 Birra leggera, 0,3 Birra forte, 0,0 Caffè, 0,0 Camomilla, 0,4 Champagne, 2,1 Chinotto, 1,9 Coca Cola, 2,0 Fanta Aranciata, 0,5 Gatorade, 0,3 Latte di mandorla, 1,2 Red Bull, 0,6 Sherry secco, 0,4 Spumante secco, 0,0 Tè verde, 0,3 Vino bianco, 0,3 Vino bianco secco, 0,3 Vino rosso, 0,3 Vino rosso secco, 1,1 Vodka, 2,2 Whisky,

Carne: 0.8 Abbacchio, 1,4 Agnello, 1,1 Anatra, 0,8 Arrosto (carne bovina), 0,6 Arrosto (carne di vitello), 0,6 Braciola (carne di vitello), 1,7 Braciola (carne ovina), 0,8 Braciola (carne suina), 1,6 Cappone, 0,6 Capretto, 0,5 Carne di cavallo, 0,6 Cinghiale, 0,7 Coniglio, 0,7 Coscia (carne bovina), 0,5 Coscia (carne di vitello), 1,2 Coscia (carne ovina), 1,4 Coscia (carne suina), 0,9 Coscia di pollo con pelle, 0,6 Coscia di pollo senza pelle, 1,6 Cotoletta alla milanese, 1,0 Cotoletta, 0,6 Cuore (carne bovina), 0,6 Cuore (carne di vitello), 0,8 Cuore (carne ovina), 0,4 Cuore (carne suina), 0,7 Fagiano, 0,8 Faraona, 0,6 Fegato (carne bovina), 0,7 Fegato (carne di vitello), 0,7 Fegato (carne ovina), 0,7 Fegato (carne suina), 0,6 Filetto (carne bovina), 0,5 Filetto (carne di vitello), 0,6 Filetto (carne ovina), 0,5 Filetto (carne suina), 1,4 Kebab, 4,1 Lardo, 0,6 Lepre, 1,0 Lingua (carne bovina), 0,6 Lingua (carne di vitello), 1,0 Lingua (carne ovina), 1,0 Lingua (carne suina), 0,3 Lumache, 1,1 Macinato (carne bovina), 1,4 Macinato (carne suina), 1,6 Maiale grasso, 0,8 Maiale macro, 1,4 Manzo grasso, 0,6 Manzo magro, 0,7 Manzo salato, 1,7 Oca, 0,9 Ossobuco, 1,2 Paté d’oca,

1,2 Petto (carne bovina), 0,6 Petto (carne di pollo), 0,7 Petto (carne di vitello), 1,0 Pollo, 1,2 Pollo arrosto, 1,3 Pollo da brodo, 0,8 Quaglia, 0,7 Roastbeef, 0,6 Rognone (carne di vitello), 0,5 Rognone (carne suina), 1,5 Salsiccia di maiale, 0,9 Salsiccia di pollo, 1,3 Salsiccia di vitello, 0,5 Scaloppina (carne di vitello), 0,7 Scaloppina (carne ovina), 0,5 Scaloppina (carne suina), 0,8 Spalla (carne bovina), 1,4 Spalla (carne suina), 0,5 Stinco (carne di vitello), 0,9 Stinco (carne suina), 1,1 Tacchino adulto, 0,5 Trippa, 0,9 vitello grasso, 0,6 Vitello magro,

Cereali, pane, pasta e prodotti da forno: 1,4 Baguette, 2,3 Biscotti frollini, 2,3 Biscotti integrali,

1,6 Biscotti all’uovo, 1,8 Cous cous, 2,2 Cracker integrali, 2,3 Cracker, 0,9 Crusca di grano,

1,7 Farina di mais integrale, 1,6 Farro, 1,7 Fecola di mais, 1,7 Fecola di patate, 2,0 Fette biscottate,

1,8 Fiocchi di avena, 1,7 Grissini, 2,1 Lingue di gatto (biscotti), 1,6 Orzo, 1,2 Pane al latte, 1,2 Pane bianco, 1,1 Pane cassetta, 1,0 Pane integrale di grano, 1,2 Pane tipo 00, 0,7 Panino rosetta, 1,4 Pasta alimentare, 0,6 Pasta alimentare (cotta), 1,5 Pasta all’uovo,0,6 Pasta all’uovo (cotta), 0,7 Pasta di semola (cotta),0,6 Pasta integrale (cotta), 2,3 Pasta sfoglia, 1,1 Pizza Margherita, 0,6 Riso (cotto), 0,5 Riso integrale (cotto), 0,7 Spaghetti,

Crostacei e molluschi: 0,4 Aragosta, 0,4 Astice, 0,3 Calamari, 0,5 Capesante, 0,3 Cozze,

0,4 Gamberetti, 0,3 Gamberi, 0,4 Mazzancolle, 0,3 Ostriche, 0,2 Polpo, 0,5 Riccio di mare,

0,3 Scampi, 0,4 Seppia, 0,4 Totani, 0,3 Vongole,

Dolci: 2,3 Amaretti, 1,3 Babà al rum, 1,5 Bavarese, 1,9 Bignè alla crema, 2,0 Bombolone,

1,7 Brioche, 2,0 Brioche alla cioccolata, 2,0 Brioche alla crema, 1,9 Brioche alla marmellata,

1,8 Brioche vuota, 2,6 Canestrelli, 2,3 Cantuccini, 1,1 Cassata siciliana, 2,6 Cioccolato al latte,

2,9 Cioccolato alle nocciole, 2,7 Cioccolato bianco, 2,6 Cioccolato fondente, 2,0 Colomba pasquale,

3,3 Crema Chantilly, 1,5 Crema pasticcera, 0,9 Creme caramel, 2,4 Croccante, 1,7 Crostata di frutta, 0,9 Gelato al latte, 0,6 Ghiacciolo, 1,0 Marmellata, 2,5 Marzapane, 2,1 Pandoro, 1,8 Panettone, 2,2 Panforte, 1,8 Panna cotta, 2,3 Pasta brisè, 2,4 Pasta di mandorle, 2,2 Pasta frolla, 1,9 Strudel, 1,9 Tiramisù, 2,5 Torrone, 2,3 Wafer.

Dolcificanti: 2,0 Aspartame, 1,5 Fruttosio, 1,5 Miele, 1,4 Sciroppo d’acero, 2,1 Zucchero bianco, 2,0 Zucchero grezzo,

Frutta fresca, succhi di frutta e spremute: 0,2 Albicocca, 0,2 Ananas fresco, 0,3 Ananas in scatola.

0,1 Anguria, 0,2 Arancia, 0,1 Succo d’arancia, 0,2 Aranciata, 1,0 Avocado, 0,5 Banana, 0,3 Ciliegia,

0,2 Cocomero, 0,3 Fico, 0,3 Kiwi, 0,2 Lamponi, 0,2 Limone, 0,2 Mandarini, 0,3 Mango, 0,3 Mela,

0,2 Mirtilli, 0,2 More, 0,2 Papaya, 0,3 Pera, 0,2 Pesca, 1,8 Polpa di cocco, 0,2 Pompelmo, 0,3 Prugna, 0,2 Ribes, 0,2 Spremuta d’arancia, 0,2 Spremuta di pompelmo, 0,4 Uva,

Frutta secca, ortaggi secchi: 2,9 Arachidi, 1,0 Castagne, 1,4 Datteri secchi, 1,2 Fico secco, 2,8 Mandorle, 3,2 Nocciole, 3,0 Noci, 3,4 Pinoli, 3,0 Pistacchio, 0,6 Porcino secco, 1,2 Prugna secca, 1,4 Uva secca,

Latte, yogurt e formaggi: 1,9 Bel Paese, 1,6 Brie, 1,5 Caciotta, 1,4 Camembert, 1,1 Crescenza,

1,9 Emmental, 1,6 Fontina, 1,8 Formaggio di Capra, 1,3 Formaggio fresco, 1,6 Formaggio grana,

1,8 Gorgonzola, 2,0 Gruviera, 0,3 Latte intero, 0,2 Latte parzialmente scremato, 0,2 Latte scremato,

0,2 Latte non pastorizzato, 2,3 Mascarpone, 1,3 Mozzarella di bufala, 1,1 Mozzarella di mucca,

1,9 Parmigiano, 1,5 Pecorino, 1,1 Pecorino fresco, 1,8 Provolone, 0,7 Ricotta di mucca, 1,0 Ricotta di pecora, 1,4 Taleggio, 0,4 Yogurt frutta, 0,3 Yogurt intero, 0,2 Yogurt magro, 0,2 Yogurt naturale,

Legumi: 1,3 Fagioli secchi, 1,6 Lenticchie, 1,4 Piselli secchi,

Olio, burro, margarina, condimenti: 0.0 Aceto, 0,9 Besciamella, 1,9 Bottarga, 3,8 Burro, 4,5 Burro fuso, 1,5 Corn flakes, 0,9 Dado per brodo, 0,5 Ketchup, 3,6 Maionese, 3,6 Margarina vegetale, 2,0 Muesli, 4,5 Olio di cocco, 4,0 Olio di oliva, 4,5 Olio di palma, 4,0 olio di semi, 4,5 Olio vegetale, 1,8 Olive nere in salamoia, 0,7 Olive verdi in salamoia, 1,1 Panna da cucina, 1,5 Panna dolce, 4,5 Strutto di maiale,

Ortaggi: 0,7 Aglio, 0,1 Asparagi, 0,2 Barbabietola, 0,1 Broccoli, 0,1 Carciofo, 0,1 Carota,

0,1 Cavolfiore, 0,2 Cavolini di Bruxelles, 1,4 Ceci, 0,1 Cetriolo, 1,7 Chicchi di mais, 0,1 Cicoria, 0,1 Cipolla, 0,4 Fagioli verdi, 0,2 Fagiolini verdi, 0,1 Finocchio, 0,2 Fragola, 0,1 Funghi freschi, 0,4 Funghi secchi, 0,1 Lattuga, 0,5 Mais in scatola, 0,1 Melanzana, 0,3 Melone, 0,4 Patate, 0,1 Peperone, 0,3 Piselli freschi, 0,1 Pomodoro, 0,1 Porcino fresco, 0,1 Porro, 0,1 Ravanelli, 0,1 Sedano, 2,9 Semi di zucca, 1,6 Soia, 0,1 Spinaci freschi, 0,3 Tartufo, 0,1 Verza, 0,1 Zucca, 0,1 Zucchine,

Pesce: 0,5 Acciuga, 1,0 Aringa, 0,5 Branzino, 0,6 Carpa, 0,4 Dentice, 0,4 Filetti di merluzzo, 0,4 Luccio, 0,4 Merluzzo, 0,5 Nasello, 0,6 Orate, 0,4 Pesce Persico, 0,6 Pesce spada, 0,8 Ricciola,

1,4 Salmone affumicato, 1,0 Salmone, 0,6 Sardina, 0,9 Sardine in scatola, 0,5 Scorfano,

0,9 Sgombro, 0,4 Sogliola, 0,4 Stoccafisso, 1,1 Tonno sott’olio, 0,5 Tonno al naturale,0,6 Triglia,

0,7 Trota affumicata, 0,5 Trota di fiume,

Prodotti di cucina: 0,0 Brodo magro, 0,6 Carpaccio, 1,6 Cheesecake, 0,7 Gnocchi di patate, 0,8 Gnocchi di semolino, 1,8 Insalata russa, 0,6 Involtino, 0.3 Minestra, 2,2 Patate fritte, 2,5 Pesto, 1,7 Polenta, 2,0 Popcorn, 0,5 Ragù bolognese, 0,3 Salsa di pomodoro, 0,3 Salsa di soia, 3,1 Salsa rosa, 0,5 Salsa tartara, 4,0 Salsa tonnata, 1,6 Semolino di grano, 1,8 Semolino, 0,0 Sottaceti, 0,1 Succo di pomodoro scondito, 1,3 Tortellini freschi, 1,1 Zabaione,

Salumi: 0,8 Bresaola, 2,0 Coppa, 2,0 Cotechino, 1,6 Mortadella, 3,1 Pancetta affumicata, 4,3 Pancetta, 2,0 Porchetta, 1,0 Prosciutto cotto, 1,9 Prosciutto crudo, 2,0 Salame (tipo Milano), 2,1 Salame, 1,2 Salami di manzo, 2,0 Soppressata, 1,5 Speck, 1,3 Wurstel, 1,5 Zampone,

Uova: 0.2 Albume,1.6 Tuorlo, 0,8 Uovo intero,

Alcuni esempi applicativi.

Colazione:

Latte parzialmente scremato 250 g; 250/50*0.2= 1.0 UP

Biscotti per il latte (frollini, integrali) 50 g; 50/50*2.3= 2.3 UP

Caffè (con un cucchiaino di zucchero) = 5/50*2.1= 0.2 UP

Totale unità pane a colazione = 1.0+2.3+0.2= 3.5 UP

Spuntino:

Un frutto (mela, pera, …) 150 g; 150/50*0.3= 0.9 UP

Pranzo:

Pasta (a crudo) 80 g; 80/50*1.4= 2.24 UP

Carne (bovina arrosto) 100 g; 100/50*0.8= 1.6 UP

Insalata 50 g; 50/50*0.1= 0.1 UP

Pane integrale 100 g; 100/50*1.0= 2.0 UP

Frutta (mela, pera, …) 150 g; 150/50*0.3= 0.9 UP

Vino rosso 100g; 100/50*0.3= 0.6 UP

Acqua 250 g; 250/50*0.0= 0.0 UP

Dolce (crostata alla frutta) 50 g; 50/50*1.7= 1.7 UP

Totale unità pane a pranzo = 2.24+1.6+0.1+2.0+0.9+0.6+1.7= 7.44 UP

Merenda:

Tè verde (una tazza con due cucchiaini di zucchero) 125g= 10/50*2.1= 0.4 UP

Biscotti 50g; 50/50*2.3= 2.3 UP

Frutta 150g; 150/50*0.3= 0.9 UP

Totale merenda =2.3+0.9= 3.6 UP

Cena:

Minestra 200g= 200/50*0.3= 1.2 UP

Pesce 150g; 150/50*0.5= 1.5 UP

Insalata 50g; 50/50*0.1= 0.1 UP

Pane integrale 100 g; 100/50*1.0= 2.0 UP

Frutta (mela, pera, …) 150 g; 150/50*0.3= 0.9 UP

Vino rosso 100g; 100/50*0.3= 0.6 UP

Acqua 250 g; 250/50*0.0= 0.0 UP

Dolce (crostata alla frutta) 50 g; 50/50*1.7= 1.7 UP

Totale cena = 1.2+1.5+0.1+2.0+0.9+0.6+1.7= 8 UP

Totale unità pane nella giornata: 3.5+0.9+7.44+3.6+8= 23.44 UP

 Il pasto della giornata fornisce 2344 Kcal.

I pasti dovrebbero prevedere il 20% di Kcal a colazione, il 5% allo spuntino di metà mattina, il 40% a pranzo, il 5% allo spuntino di metà pomeriggio, il 30% a cena.

I pasti dovrebbero contenere il 60% di carboidrati, il 15% – 20% di proteine e il 20% – 25% di grassi.

Può sembrare strano considerare i dolci nell’alimentazione dei pazienti diabetici.

Le Kcalorie fornite dai dolci sono state considerate nel totale della Kcalorie della giornata.

Le insuline rapide moderne agiscono entro 10 minuti dall’iniezione.

Se l’iniezione si pratica mezzora prima del pasto, va a finire che l’insulina entra in azione 20 minuti prima di iniziare a mangiare, con possibile ipoglicemia.

L’insulina rapida deve essere iniettata subito dopo il pasto, anche 10 o 20 minuti dopo, e i dolci servono per avere subito disponibile una certa quantità di glucosio da elaborare.

Può capitare che la digestione del pasto possa iniziare qualche tempo dopo, per es., in caso di consumazione di pesce azzurro, che è ricco di omega3 ma che per alcuni pazienti può essere scarsamente digeribile e in tal caso i dolci servono a fornire glucosio in modo da non andare in ipoglicemia postprandiale.

Comunque è bene abituarsi a prendere il caffè senza zucchero.

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