Categorie

Autogru.

Collegare elettricamente la struttura metallica di un’autogru all’impianto di messa a terra può sembrare una barzelletta, anche di pessimo gusto, se vogliamo.Purtroppo la richiesta non è stata uno scherzo e nemmeno una barzelletta.Un’industria, tra le maggiori nel mondo, ha inserito questa norma tra le richieste da fare alle ditte dell’indotto, che desiderano entrare nel recinto dell’industria per effettuare lavori di costruzione o di riparazione.L’autogru è una gru semovente, fornita di braccio a sviluppo telescopico, portato da un carro con almeno quattro ruote per lo spostamento su strada e quattro piedini stabilizzatori per la stabilità in posizione di lavoro.L’autogru è dotata d’impianto elettrico a bassa tensione, il che esclude che il collegamento a terra sia richiesto per motivi di protezione contro le tensioni di contatto indiretto.E’ presumibile che il motivo della richiesta sia un altro e deve essere un motivo molto importante.Si potrebbe facilmente pensare che sia accaduto un grave infortunio da qualche parte nel mondo in un’industria del medesimo gruppo industriale, il che abbia indotto i responsabili a chiedere l’applicazione di una procedura così inconsueta.Il pensiero corre all’infortunio tipico delle autogru, che accade purtroppo abbastanza spesso nel nostro paese.Una trentina di anni fa mi trovavo in visita presso una piccola industria ed ho notato che a una decina di metri distante dal cancello, all’interno dell’azienda, c’erano dei conduttori di una linea elettrica a 20000 volt, che attraversavano la strada pur essendo ad altezza regolamentare rispetto al piano strada.Era una ditta che costruiva prefabbricati in cemento tipo travi, pilastri, solai etc.. Suggerii al proprietario di fare installare un portale che limitasse l’altezza dei mezzi che entrassero in azienda al fine di evitare il contatto con i fili elettrici ad alta tensione.Qualche anno dopo, arrivato nella stessa azienda, potei costatare con soddisfazione che il mio consiglio era stato accettato e che il portale limitatore dell’altezza dei mezzi in transito era stato installato.Uno degli operai però m’informò che il portale era stato installato dopo che il braccio di un’autogru si era infilato in mezzo ai fili dell’alta tensione provocando la morte del gruista e la messa fuori servizio della linea elettrica.Se la gru fosse stata collegata a terra, non sarebbe cambiato un granché, perché il gruista non si sarebbe salvato.Altro tipico esempio d’infortunio con un’autogru è quello caratterizzato dal ribaltamento della gru.Una volta un gruista stava scaricando una nave ancorata in porto, prelevando la merce dalla stiva e depositandola su dei camion che l’avrebbero trasportata a destinazione.Quel gruista è stato sfortunato ed è morto.Il gancio della gru si è impigliato nella struttura della nave ed era impossibile che la gru potesse sollevare l’intera nave.Il gruista pensava che si trattasse di un carico un po’ più pesante del solito e diede un forte strappo.L’autogru finì in mare e il gruista non si salvò.Altri infortuni sono dovuti a manomissioni da parte di gente inesperta.Durante le operazioni di verifica della gru si fa una prova che consiste nello spegnere il motore per provare il dispositivo di blocco della discesa del carico in mancanza di forza motrice.Alla prova di un’autogru da 20 tonnellate di portata, allo spegnersi del motore il braccio crollò e si fece in tre pezzi e meno male che al di sotto non c’era nessuno.Si scopri che un operaio aveva eliminato la valvola di blocco non capendo a che cosa servisse.Per ritornare alla messa a terra si deve precisare che in base alla legislazione italiana sia di legge sia di buona tecnica non c’è alcun obbligo per la messa a terra delle gru.L’industria richiedente però ha potuto formulare la sua richiesta introducendo una norma di sicurezza aggiuntiva non prevista dalla legislazione italiana.Alla richiesta di chiarimenti da parte della ditta proprietaria dell’autogru la risposta è stata che se la ditta avesse voluto entrare in industria doveva dotare la gru di messa a terra regolamentare.Si suggeriva di dotare l’autogru di un tamburo girevole su cui avvolgere il cavo di messa a terra per non intralciare i movimenti dell’autogru.Nessun’altra spiegazione è stata fornita.Cercando di capire le motivazioni che hanno indotto l’industria a formulare una richiesta a prima vista strana si sono fatte alcune ipotesi.Innanzi tutto doveva essere accaduto qualche incidente molto grave.La messa a terra è un collegamento che assicura che il potenziale dell’autogru sia sempre quello di terra, cioè un potenziale zero, come si dice in gergo.Le parti metalliche dello stabilimento si trovano tutte a potenziale di terra, sia per collegamenti diretti all’impianto di terra, sia per collegamenti naturali delle strutture che poggiano o sono immerse nel terreno.Si è voluto realizzare uno stato di continua equipotenzialità tra la struttura dell’autogru e le strutture metalliche dell’industria.L’equipotenzialità assicura l’impossibilità che le due strutture possano trovarsi a potenziale diverso e che, quindi, possa scoccare una scintilla tra le due parti metalliche, quella dell’autogru e le strutture dello stabilimento.Trattandosi di luogo con pericolo di esplosione si giustifica il collegamento a terra dell’autogru anche per drenare a terra le cariche elettrostatiche, che la gru può andare raccogliendo durante gli spostamenti, essendo dotata di pneumatici e quindi isolata da terra.Nell’infortunio mortale che ha provocato la morte dei due lavoratori che stavano spostando un ponteggio di tipo leggero e che sono rimasti fulminati per contato del ponteggio con la linea ad alta tensione, ci si può chiedere se il collegamento a terra del ponteggio avrebbe potuto salvare la vita ai due lavoratori.Poiché i due lavoratori stavano spostando il ponteggio, avevano le mani a contatto del ponteggio.La tensione si sarebbe distribuita tra la fase e la terra e i due lavoratori avrebbero preso una tensione, che è una parte della tensione totale.In conclusione i due lavoratori non si sarebbero salvati, perché avrebbero preso quasi la stessa tensione di circa tremila volt.Il collegamento all’impianto di terra serve quando non c’è una persona che è in contatto con la parte guasta, per es. in casa un frigorifero. Se si guasta il frigorifero ed è collegato a terra, va via la corrente e nessuno prende la scossa.Se però una persona sta toccando il frigorifero nel momento del guasto, questa persona prende lo stesso la scossa, ma la protezione dell’impianto elettrico toglie tensione quasi istantaneamente e la vita della persona è salva.Purtroppo in molte case di abitazione, ancora oggi, manca l’impianto di terra e l’impianto elettrico non è dotato di protezione differenziale, il cosiddetto salvavita, che è un dispositivo fondamentale per la difesa della vita delle persone.Tenuto conto che muoiono più donne in casa che negli ambienti di lavoro, sarebbe opportuno cercare di istruire le persone sulla sicurezza in casa, al fine di evitare infortuni spesso mortali.

Leave a Reply

You can use these HTML tags

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>