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Le cisterne e i serbatoi

Occorre che i lavoratori tengano bene a mente che all’interno delle cisterne o dei serbatoi non ci può essere sempre aria pura di montagna .

Non sono rari gli infortuni mortali che si verificano nei riguardi di persone che volontariamente o per caduta accedono a delle cisterne o a dei serbatoi, interrati o no.

In base alle sostanze, che sono contenute o che sono state contenute, ci possono anche essere residui di sostanze velenose o comunque atmosfere insalubri non respirabili senza danno.

Quando si deve accedere volontariamente è bene che sia chiaramente individuata l’atmosfera, che si dovrebbe andare a respirare.

In caso di dubbio occorre bonificare l’ambiente per rendere l’atmosfera non pericolosa se respirata.

Un caso tipico, che purtroppo ha già fatto parecchi morti, è il pozzo che contiene le pompe del GPL nei distributori stradali di GPL.

Si tratta di un ambiente al di sotto del livello del suolo e profondo circa otto o dieci metri.

Prima di accedervi occorre bonificare l’atmosfera all’interno del pozzo, perché il GPL è più pesante dell’aria e si raccoglie sul fondo del pozzo.

Per bonificare c’è un condotto abbastanza grosso, collegato a una pompa ad aria, che insuffla sul fondo del pozzo l’aria prelevata abbastanza distante dal pozzo in zona salubre.

Un trattamento di una ventina di minuti può essere sufficiente per bonificare l’atmosfera sul fondo del pozzo.

I malcapitati che sono scesi nel pozzo senza aver prima bonificato l’atmosfera da respirare, oggi non sono più qui per poter raccontare la loro esperienza.

Il rischio viene accresciuto se ci sono dei testimoni, i quali, vedendo svenire il primo a scendere, sono tentati, e spesso lo fanno, di scendere anch’essi per portare aiuto, con esiti letali per tutti coloro che dovessero scendere in successione.

Lo stesso capita se il serbatoio è quello di un’autocisterna.

Se all’interno l’atmosfera è velenosa o comunque disastrosa per la respirazione, non c’è alcuna possibilità di salvezza per tutte le persone che dovessero entrare all’interno del serbatoio.

In tutti questi casi il rischio è eccessivo ed sono possibili infortuni mortali per avere ignorato le misure di sicurezza da prendere prima di compiere operazioni in tali luoghi pericolosi.

Nelle raffinerie di petrolio e negli impianti petrolchimici questi tipi di rischio sono all’ordine del giorno, ma il personale è così ben istruito che il rischio è del tutto trascurabile.

Permane un certo rischio per le persone appartenenti a ditte esterne, che abbiano personale appena assunto e quindi non sufficientemente esperto.

Ma in questi ambienti c’è una certa dimestichezza con questo tipo di rischio e l’infortunio è da considerarsi un fatto eccezionale.

Nei luoghi di lavoro dove sono presenti cisterne e serbatoi, che presentano rischio di atmosfere pericolose per la salute, occorre che il datore di lavoro abbia effettuato o fatto effettuare l’analisi del rischio e individuato i rischi residui, eventualmente presenti nella lavorazione e provveduto ad eliminarli .

In sostanza in questi ambienti è molto facile morire per ignoranza del rischio, che si corre durante il lavoro.

In effetti, in caso di dubbi sulla presenza di atmosfere pericolose, occorre che ad entrare sia sempre una sola persona con assicurate alla vita almeno due corde abbastanza robuste, tenute da almeno due persone, che devono essere sempre pronte a tirare fuori dai guai il malcapitato, che dovesse cominciare ad infortunarsi o a svenire per le esalazioni venefiche o comunque pericolose, cui potrebbe essere esposto.

Accade però che alcune persone, che fanno come lavoro di routine quello di entrare nei serbatoi per pulirli dall’interno o per compiere altre lavorazioni, prendano troppa confidenza con le operazioni da compiere e si dimenticano del rischio di lasciarci la pelle per difetto di precauzioni da prendere e questo porta spesso all’infortunio mortale.

Per compiere certi lavori occorre una certa cultura della sicurezza, che possa garantire ai lavoratori di poter tornare alla sera tranquillamente a casa, altrimenti i rischi, che si corrono, sono sempre eccessivi.

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