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Morire per caduta dall’alto. Lei si, tu no.

Molti anni fa ( anni 60 e 70) c’era l’E.N.P.I. (Ente Nazionale Prevenzione Infortuni), un ente molto efficiente in termine di prevenzione degli infortuni sul lavoro. In alcuni paesi, alla sera, gli operai solevano riunirsi in piazza per scambiare quattro chiacchiere con gli amici e spesso per trovare lavoro.In queste piazze interveniva l’ENPI che, approntato un grande schermo, proiettava dei filmini.Uno si questi filmini aveva per titolo: “Lei si, tu no”.Compariva una bellissima ragazza bionda in costume da bagno e subito la piazza si mostrava interessata. La ragazza stava su un trampolino e, dopo essersi fatta ammirare abbastanza a lungo, si esibiva in un tuffo perfetto, seguito dagli applausi degli spettatori.Il filmino serviva a sensibilizzare i presenti, essenzialmente operai dell’edilizia, contro il rischio di caduta dall’alto durante il lavoro. La caduta dall’alto è una delle maggiori cause di infortunio mortale nell’edilizia. La normativa di sicurezza rende obbligatoria l’installazione di “parapetti normali con fascia di arresto al piede” nei ponteggi quando l’altezza dal suolo supera i due metri.I parapetti devono avere altezza minima di un metro. Lungo le scale l’altezza minima deve essere misurata dallo spigolo dei gradini.E’ previsto un corrente intermedio situato in posizione tale che la luce verticale libera sia minore di 60 centimetri.In basso occorre installare la “fascia fermapiede” che nell’industria deve essere di almeno 15 centimetri di altezza, mentre nell’edilizia è richiesta una fascia di altezza non inferiore a 20 centimetri.Il parapetto deve essere sufficientemente robusto e tale da contenere un eventuale urto di un lavoratore o di materiale.Se un lavoratore scivola, il parapetto deve essere in grado di evitarne la caduta dall’alto.Per questo i parapetti devono essere robusti e saldamente fissati al ponteggio o alla scala.Nelle scale i parapetti possono essere sostituiti da strutture equivalenti, per esempio barre verticali, purché la luce libera tra una barra e la successiva non superi 15 centimetri.I pianali di lavoro del ponteggio possono essere distanti al massimo 15 centimetri dalla parete durante le operazioni di rifinitura.I pianali di lavoro dei ponteggi devono estendersi per l’intera larghezza del ponteggio.Se si seguissero queste semplici regole si eviterebbero tanti infortuni mortali.In alcuni casi particolari l’altezza del parapetto deve essere maggiorata. Per esempio se si fa uso di scale portatili appoggiate ai pianali del ponteggio. In tal caso o si aumenta l’altezza del parapetto oppure si fa uso della cintura di sicurezza ancorata in alto ad una struttura sicuramente stabile. Occorre evitare che il cedimento della struttura di ancoraggio della cintura di sicurezza trascini il lavoratore nella caduta.

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