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U F O 1

Sono chiamati UFO gli oggetti volanti non identificati.
Gli uomini, secondo il loro grado di preparazione scientifica, si sono cimentati nell’interpretazione dei fenomeni, che sembrano riferirsi a oggetti volanti sconosciuti.
Sono state formulate le più svariate teorie giustificative dei fenomeni inspiegabili, tutte formulate dall’uomo, secondo i mezzi a disposizione della cultura umana.
Le spiegazioni si sono fatte più approfondite, con l’unico risultato che gli oggetti erano sconosciuti e tali sono rimasti, perché tutte le spiegazioni addotte sono tutte risultate un po’ inverosimili.
Oggi si inviano sonde in giro per l’universo per cercare ove esistano luoghi con le medesime caratteristiche climatiche presenti sulla Terra, con riferimento a temperatura, pressione, composizione dell’atmosfera, etc..
Il tutto sembra essere viziato dalla radicata convinzione che l’uomo sia il signore dell’universo e non possa esistere null’altra forma d’intelligenza, che non sia copia conforme di quella umana.
Il circoscrivere il pensiero alle conoscenze attuali dell’uomo mi fa pensare a comportamenti simili, cui si è già assistito in passato.
Quando gli esploratori europei arrivarono nel continente americano, i popoli che vi abitavano reagirono alla novità di questi nuovi arrivati indossando i loro migliori costumi, che mettevano in risalto la loro potenza e opulenza.
I capi si rivestirono d’oro e così bardati ricevettero i capi delle spedizioni europee.
Immaginate l’effetto che questi abbigliamenti dorati fecero su Cristoforo Colombo o su Cortes.
La giustificazione dei viaggi oltre oceano diventò quella d’impadronirsi di tutto quell’oro, che era stato messo in mostra dai popoli nativi del continente americano per manifestare invano la loro potenza.
Di quei popoli rimane molto poco.
Gli indios, i pellerossa, i maya, gli aztechi, gli inca e così i papua in Oceania sono popoli che sono stati integrati o sono quasi scomparsi.
I pellerossa furono tenuti ingabbiati nelle riserve, che si assottigliavano sempre di più.
Questi popoli sono destinati a scomparire come entità culturale autonoma.
L’uomo di fronte agli UFO commette un errore gravissimo, che è quello di adornarsi di tutta la sua scienza per negare o dare giustificazioni deboli dei fenomeni sconosciuti.
Se dovessero sbarcare gli extra terrestri, magari metteremo in mostra le nostre armi nucleari, senza sapere che magari è proprio l’uranio, l’elemento, che gli extraterrestri stanno cercando.
Faremmo lo stesso errore che fecero i popoli nativi del continente americano quando arrivarono gli europei.
Il numero di fenomeni inspiegabili è così numeroso che non si può trascurare il rischio, che gli UFO rappresentano, nascondendosi dietro la propria intelligenza universale, padrona del mondo e dell’universo.
Per affrontare il problema senza pretendere di trovare subito o in tempi brevi le risposte plausibili, che non sono arrivate in tanti secoli, occorre spogliarsi della propria superbia, ammettere di essere quasi del tutto ignoranti di fronte a un fenomeno sconosciuto, e affrontare il problema con molta umiltà.
Si tratta di un problema di ricerca teorica, perché la ricerca pratica non può aver luogo senza una preventiva base teorica.
Occorre spogliarsi di tutte le convinzioni, per es. religiose, politiche, sociali, etc, che possano influenzare la ricerca della verità e condurre su false strade, rendendo vano ogni possibilità di un qualche risultato.
Se si dovesse trattare di allucinazioni, di palloni sonda, di fenomeni esclusivamente terrestri, non ha molta importanza, perché significherebbe che il rischio è limitato, ma questo non esime dallo studiare molto seriemente i fenomeni degli oggetti non identificabili.
Supponiamo, per iniziare, che il fenomeno degli oggetti non identificabili non abbia origine sulla terra e non sia legato a fenomeni terrestri, che potrebbero essere, anche poco noti o del tutto ignoti alla cultura attuale dell’uomo.
Dalle osservazioni fatte finora, si tratta di luci di varia forma e colore che appaiono nel cielo, o di oggetti tipo disco volante o a forma di sigaro, che solcano l’atmosfera.
Dalle descrizioni fatte sui movimenti di questi oggetti, sembra che al loro moto non siano applicabili le regole della fisica inerziale, che domina il nostro universo.
I cambiamenti di rotta molto bruschi, ad angolo retto, sono incompatibili con le regole della fisica così come le conosciamo o dovremmo conoscerle noi.
Questo dimostra che questi oggetti non sono di costruzione e concepimento umano, terrestre.
I movimenti di questi oggetti obbediscono a regole, a noi sconosciute, che si possono riferire a una fisica non inerziale.
Da Galileo in poi questa affermazione avrebbe fatto rivoltare nelle tombe tutti gli scienziati del passato e sollevare l’indignazione degli scienziati e dei religiosi del mondo attuale.
Fisica non inerziale può voler dire che questi oggetti sono privi di massa e quando si avvicinano alla Terra, non sono soggetti al campo gravitazionale terrestre.
Rimane, però, da chiarire perché queste intelligenze non si sono manifestate agli abitanti della terra.
Potrebbe darsi che per prendere contatto con gli uomini queste intelligenze dovrebbero dotarsi in qualche modo di qualcosa che sia paragonabile alla massa e in questo caso non si potrebbero sottrarre all’attrazione gravitazionale.
Altra ipotesi è che queste intelligenze considerino gli uomini in modo non molto dissimile da come l’uomo considera i bacilli della lebbra o della peste e per questo motivo non sono indotti a venire a contatto con gli uomini, anzi se ne tengono a debita distanza cercando di trovare il modo come rendere inoffensivi questi minuscoli esseri viventi sulla Terra.
La ricerca di una spiegazione plausibile deve basarsi non sulle percezioni umane, sul modo di pensare dell’uomo, ma deve tenere in considerazione che ci possono essere delle intelligenze molto diverse da noi e molto più “intelligenti” di quanto possiamo esserlo noi.
Quando gli europei andarono verso ovest a scoprire terre ancora inesplorate lo poterono fare perché la loro tecnologia era senza dubbio superiore a quella dei popoli che abitavano l’America.
Quando due popoli vengono a contatto, è sempre il popolo che ha una cultura più avanzata che si sposta e va a trovare il popolo che ha una cultura inferiore e il risultato è che il popolo che arriva prende il sopravvento e o integra o distrugge il popolo che riceve la visita.
Da questo punto di vista è chiaro che i popoli degli UFO sono culturalmente molto più avanzati di quanto potrebbero essere gli umani e dal contatto non c’è da aspettarsi nulla di buono, di positivo per l’uomo.
La difesa che l’uomo potrebbe mettere in atto è paragonabile a quella che hanno offerto i maya o gli inca ai conquistatori europei.
L’esito non è favorevole per l’uomo, che, colmo della sua boria, manda in giro per l’universo targhette con l’indicazione precisa di dove siamo e dove possono venire a trovarci.
Si ritiene che questo sia stato un errore madornale, che i nostri governanti abbiano commesso.
Se, a quanto pare, sia il campo gravitazionale, che al momento ci sta difendendo, occorre che gli uomini di scienza si mettano al lavoro per cercare di imparare a capire questi fenomeni sconosciuti.
La conclusione è facile: l’uomo non è il signore e padrone dell’universo, è solo un inquinatore, un distributore di spazzatura, fin dove arrivano le sue possibilità.
La spazzatura ha la sua importanza perché, per es., noi conosciamo qualcosa dell’età neolitica perché abbiamo potuto esaminare la spazzatura, che le donne neolitiche gettavano fuori dal recinto e scavando in mezzo ai carboncelli, sono state trovate pentole e piatti rotti, che ci hanno fatto capire molto della vita nel neolitico.
Speriamo che l’uomo la smetta di trascurare il fenomeno degli UFO e che si metta seriamente a ragionare a cercare di scoprire perché questi fenomeni avvengono, prima che sia qualcuno, venuto da fuori, che ce lo venga a spiegare nostro malgrado.

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