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UFO 2

Proseguendo nel tentativo di esaminare la situazione, che si è venuta a determinare con gli avvistamenti degli oggetti non identificati, si vogliono prendere in considerazione alcune ipotesi di ricerca.
Il mondo che abitiamo è basato sulle quattro dimensioni classiche.
Tre sono le dimensioni spaziali, che comunemente si indicano nello spazio cartesiano con x, y e z e rappresentano le dimensioni per indicare la posizione di un punto rispetto al riferimento, all’origine.
La quarta dimensione è costituita dal tempo.
Mentre le tre coordinate spaziali sono variabili al variare del punto, che si vuole indicare, e possono assumere valori in aumento o in diminuzione, il tempo invece aumenta sempre.
Non è possibile fermare il tempo, tranne che se si ricorre all’esperienza di Einstein, il quale fissando le lancette dell’orologio, pensava che se avesse potuto aggrapparsi a quel raggio di sole che in quel momento colpiva il suo occhio riflesso dalle lancette, avrebbe visto il tempo fermarsi, perché guardando l’orologio avrebbe visto sempre la stessa ora.
La velocità della luce ha sempre affascinato uno scienziato come Einstein.
La variabile tempo, per il momento, è fuori della portata dell’uomo e continua sempre ad aumentare a procedere in avanti, secondo dopo secondo, ora dopo ora, giorno dopo giorno.
Noi siamo abituati a ritenere che l’universo sia formato da tante stelle, con i pianeti e i satelliti.
Abbiamo imparato le varie teorie che illustrano la vita delle stelle e sappiamo che il nostro Sole si avvia a diventare tra qualche miliardo di anni una gigante rossa e poi …, ma l’uomo non ci sarà per poter assistere allo spettacolo.
Noi ci fidiamo ciecamente di quello che possiamo vedere con i potenti mezzi a disposizione per scrutare l’universo e non ci passa nemmeno per l’anticamera del cervello che l’universo, che noi vediamo, sia soltanto il “nostro universo”.
Accanto al nostro universo non si può escludere a priori che possa esistere un altro universo, conformato in modo nettamente diverso dal nostro.
Siamo così fermi nel ritenere che la Terra sia il terzo pianeta del Sole, che non possiamo accettare che possa esistere un altro universo, compenetrato con il nostro e differenziato da qualche cosa.
Se fosse differenziato per le variabili spaziali lo vedremmo e ci sarebbe noto.
Non si può escludere che possa esistere un altro universo differenziato rispetto al nostro per la sola variabile tempo.
Basta una differenza di tempo limitata, per cui mentre noi viviamo una certa ora, nello stesso posto e “nello stesso nostro istante” ci può essere una civiltà nettamente diversa dalla nostra, che vive un “suo tempo” diverso dal nostro.
Le due civiltà sarebbero differenziate solo dalla variabile tempo.
Non è come andare al passato o al futuro nello stesso posto e nello stesso universo, perché la conformazione dei luoghi non sarebbe la stessa.
La differenza è che nello stesso tempo possa esistere un altro universo in un certo senso parallelo al nostro, che si sviluppa autonomamente dal nostro.
E come ne può esistere uno di questi universi, ne possono esistere un numero infinito.
Basta aprire la fantasia nelle ipotesi di ricerca e si possono prendere in considerazione situazioni molto suggestive e finora non supportate da alcuna prova, a meno che…
Secondo questa ipotesi di ricerca non si può escludere l’esistenza di un numero infinito di universi indipendenti, che vivono nello stesso spazio ciascuno con un proprio tempo.
L’uomo si ritiene certamente come l’essere più intelligente, che possa esistere nell’universo, il signore e padrone di tutto lo scibile accessibile agli scienziati, ai saggi.
Ciò non toglie che in uno degli universi per così dire paralleli, possano esistere delle intelligenze molto più avanzate della nostra e che queste intelligenze possano essere di gran lunga più avanti di quanto noi possiamo concepire.
Nulla toglie che qualcuna di queste intelligenze stia studiando il problema, che per semplicità chiameremo “degli universi paralleli” e che stia approfondendo proprio il problema di trovare un sistema di comunicazione tra i vari mondi, tra i vari universi.
L’apparizione degli UFO potrebbe esserne una prova, anche se non è certo.
Siamo quindi a livelli di conoscenza semplicemente proibitivi per l’uomo.
Supponiamo che gli abitanti di un altro universo stiano facendo prove ed esperimenti per poter comunicare con il sistema solare e con gli uomini della Terra in particolare.
Sembra semplice fantascienza ma potrebbe essere non lontana dal vero, anche se sembra assurda e se cozza contro il concetto di grandezza dell’intelligenza terrestre.
Le manifestazioni che danno origine agli UFO potrebbero essere il risultato dei vari tentativi che le intelligenze extra terrestri stanno mettendo in atto per stabilire un collegamento con noi.
Se i contatti non sono stati molto approfonditi può voler dire che chi li domina agisce con molta prudenza, perché sta seguendo tutto un suo programma di ricerca e non ha fretta nello stabilire un contatto, che potrebbe dimostrarsi non interessante o comunque inutile, se non deleterio.
Molti anni fa giravano le immagini, che ritraevano un ominide con la testa simile a quella di un uomo, anche se i tratti somatici non corrispondevano a nessuna specie umana.
Potrebbe essere un esponente di quella intelligenza di un universo diverso il quale è venuto a finire sulla Terra a causa di un incidente di percorso in una certa fase della sua vita.
Sicuramente queste sono fantasie e molto fantasiosa può apparire questa teoria degli universi paralleli, che vivono e si sviluppano in tempi diversi e in spazi, che possono anche essere diversi.
Rimane quasi per certa l’impressione che i movimenti degli UFO possano indicare l’assenza di massa, per cui il campo gravitazionale terrestre non li influenza.
Ciascuno di noi ha una certa massa e il campo gravitazionale terrestre lo attrae e lo tiene ben saldamente ancorato alla superficie terrestre.
Rimane da poter mettere in moto la fantasia per intuire che cosa vanno cercando sulla Terra questi extra terrestri.
Certamente stanno studiando il modo di poter comunicare con noi, se dovessero ritenerlo opportuno.
Tutto dipende dal livello della loro conoscenza.
Se c’è un divario molto marcato, quasi enorme tra la loro conoscenza e la nostra, potrebbero ritenere superfluo il comunicare con noi.
Rimane da considerare che l’uomo dovrebbe smettere di considerarsi il signore e padrone dell’universo e cominciare ad affrontare il problema della ricerca sugli UFO con estrema umiltà e attingendo alle migliori possibilità di ragionamento, alle migliori capacità della ricerca per potere mettere a punto teorie plausibili sul fenomeno degli UFO.
Comunque lo si consideri, rimane da osservare che, se queste intelligenze hanno la capacità di venirci a trovare, vuol dire che sono molto più avanti di noi e che noi siamo a un livello intellettivo nettamente inferiore rispetto al loro.
Speriamo che una brutta mattina non ci troviamo a essere invasi da tanti di quegli extra terrestri da maledire la nostra ignoranza e lo scarso processo intellettivo, che siamo andati maturando nel corso dei secoli.
Per nostra fortuna questa sembra essere solo un’ipotesi di ricerca, che speriamo si dimostri molto lontana dalla realtà.
Comunque lo si guardi il problema conduce sempre a uno stesso risultato.
Quello che noi possiamo fare è studiare, fare ricerca, cercare di misurarci con problemi che sembrano infinitamente più grandi di noi, cercare di avviarci sulla strada della conoscenza.

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