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UFO 3

Proseguendo nella ricerca avente per argomento gli UFO, si vuole esaminare il caso in cui gli UFO siano di provenienza interna al nostro universo, cioè che la loro origine vada cercata in qualche pianeta o satellite di qualche galassia del nostro universo.
Osservando i loro movimenti nasce spontaneo il sospetto che essi non siano soggetti al campo gravitazionale della nostra Terra o che abbiano delle particolarità costruttive tali da rendere nulli gli effetti del campo gravitazionale terrestre.
Non si può escludere che gli UFO non risentano del campo gravitazionale per il fatto che sono privi di massa, cioè rispondono a regole di fisica per noi sconosciute.
La rapidità dei loro spostamenti ci induce a ritenere che per essi la massa sarebbe un’inutile zavorra e che abbiano sviluppato una nuova, per noi, tecnologia, che esclude la presenza della massa negli UFO.
Per noi è inconcepibile il fatto che ci possano essere degli oggetti che siano privi di massa, ma la dimostrazione è data dal fatto che i loro movimenti sono così rapidi da apparire quasi istantanei, il che non sarebbe possibile in presenza di massa inerziale.
Se si pensa al tempo che si impiega per fare il viaggio dalla Terra alla Luna e peggio ancora il tempo previsto per il viaggio su Marte, si deve ritenere che le tecnologie tuttora in uso sulla Terra sono largamente obsolete e, se confrontate con quelle degli UFO, da ritenersi tecnologie da trogloditi.
Tutti i progetti in atto sulla Terra sono da considerarsi obsoleti, sbagliati, arcaici, forse soltanto propedeutici se riuscissero a farci fare dei passi in avanti sulla strada della scienza e della tecnologia.
Rispetto agli UFO siamo al livello degli uomini primitivi, che si danno l’aria di essere i migliori esperti, scienziati, saggi oggi viventi sul pianeta.
Sarà certamente vero che siamo al limite delle nostre possibilità, ma se confrontiamo il livello tecnologico e di conoscenza raggiunto sulla Terra con il livello messo in mostra dagli UFO non possiamo nasconderci la verità che siamo al livello dei trogloditi.
La ricerca deve esser indirizzata a poter capire come si può fare a escludere la massa e quali sono i vantaggi, che questa esclusione presenta.
Sicuramente l’uomo non può escludere la sua massa, che nel campo gravitazionale comporta il suo peso.
Esaminando le impressioni circolari lasciate sui campi di grano, con piegatura degli steli del grano, senza che ne siano estirpati, senza che siano piegati e compressi sulla terra, viene da considerare che le strutture delle astronavi, tanto per usare un termine caro alla cinematografia, non abbiano un peso, non abbiano quindi una massa.
Si sono poggiate sugli steli del grano piegandoli senza rovinarli, dimostrando un segno di civiltà che è sconosciuto all’uomo, visto che nella stessa operazione l’uomo avrebbe compiuto uno scempio in tutto il campo di grano.
È da notare solo un movimento rotatorio che ha piegato gli steli lungo cerchi concentrici, ma resta oscuro quale ne sia il significato.
La piegatura degli steli è stato il minimo danno, come se il contatto con la terra avrebbe potuto creare qualche problema, anche di natura elettrica, per es., con dispersione delle cariche elettrostatiche, che potrebbero avere un ruolo anche per il sostentamento dell’astronave.
Queste sono semplici fantasie, ma che servono a percorrere la strada della ricerca, perché la verità si trova spesso nascosta tra tante fantasie e il difficile è metterle in ordine queste fantasie, fino a formare dei concetti concreti.
L’uomo pensa che le impronte lasciate sui campi di grano siano opera di scherzi goliardici.
Si tratta dell’intervento dei guastatori, che spingono verso l’ignoranza e che fanno gli struzzi, nascondendo i loro capi nella sabbia, per scongiurare qualsiasi pericolo.
È l’ignoranza, che si ribella alla scienza.
Occorre, a mio avviso, non tralasciare nulla dei segni lasciati, degli indizi, che possano condurre a capire con chi abbiamo a che fare.
È pacifico che il tempo, che abbiamo a disposizione, sia sempre molto piccolo rispetto al tempo che sarebbe necessario, per cui bisogna concentrarsi sul poco materiale di cui disponiamo.
È indubbio che gli UFO dimostrano livelli di conoscenza per noi proibitivi, per cui non si può fare altro che cercare d’imparare quanto più è possibile dal materiale a disposizione.
Il fatto fondamentale a mio giudizio è l’assenza della massa e come si possa fare per trasferire all’uomo questa tecnologia.
Escludendo che l’indipendenza dal campo gravitazionale sia un criterio costruttivo, un elemento tecnologico proprio dell’astronave e dei suoi occupanti, occorre cercare di capire come possano fare gli UFO a spostarsi così velocemente.
Mi viene da pensare ad Einstein, che ha sviluppato meravigliose teorie nel campo della fisica e che ha posto un limite alla velocità ottenibile nel nostro universo.
La velocità massima ha il valore della velocità della luce.
Anche la formula di equivalenza di massa ed energia fa riferimento alla velocità della luce.
È molto probabile che il limite stia proprio nella velocità della luce.
Pensiamo, per es., a una velocità, che sia maggiore di quella della luce.
Mi riferisco alla velocità del pensiero.
Per spostarsi dalla Terra alla Luna ci vuole una settimana.
Per andare con il pensiero dalla Terra, punto di partenza, alla Luna, punto di arrivo, ci vuole qualche frazione di secondo.
E per andare dalla Terra alla Costellazione di Andromeda quanto tempo ci vuole?
Il tempo dello spostamento risulterebbe indipendente dalla distanza.
Forse non è questa la strada che hanno intrapreso gli UFO per spostarsi così rapidamente, ma potrebbe essere un esempio che, se approfondito, potrebbe cambiare le regole della fisica finora conosciute.
Sembra fantascienza, ma non lo è.
I viaggiatori negli UFO a mio parere sono riusciti a separare i loro corpi, se esistono, dalla loro energia.
Potrebbero esistere solo le loro menti, le loro intelligenze.
Spostare i corpi è molto oneroso e difficile e soprattutto lento.
Spostare l’energia può essere più facile e produttivo, soprattutto se l’energia è legata al loro pensiero.
Rimane da capire come possono aver fatto a separare l’energia della struttura dell’astronave dalla massa dell’astronave, ma è certo che l’hanno fatto.
L’UFO si potrebbe considerare come l’immagine energetica di qualche cosa, che se ne sta comodamente posizionata a casa loro.
È “l’immagine energetica” che va in giro per l’universo e può comunicare con le loro intelligenze essendo l’energia legata alle loro intelligenze.
L’energia rappresenta gli esseri viventi che l’hanno elargita, costruita e mandata in giro per l’universo, per acquisire dati, per ampliare la conoscenza dell’universo.
Siamo a livelli tecnologici proibitivi per l’esser umano.
Non è detto che gli esseri intelligenti, che l’hanno progettata, costruita e mandata in giro siano delle intelligenze di tipo umano, che gli esseri intelligenti abbiano forma umana.
Possono avere qualsiasi forma, la loro forma, se ne hanno una.
Quella che è importante è la loro intelligenza, il loro livello scientifico e tecnologico, che è avanti anni luce rispetto al nostro.
A questo punto quale colloquio volete che possano cercare con l’uomo, piccolo essere tutto intento a rotolarsi nella propria ignoranza.
L’unica cosa che si può fare in questi frangenti è cercare di studiare a fondo gli UFO, cercando d’imparare quanto più sia possibile dalla loro immensa scienza, per quanto possiamo capire.
Almeno sforziamoci di capire qualcosa, almeno sforziamoci.

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