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UFO6. Il ricongiungimento.

Gli UFO sono oggetti non identificabili, che sono stati notati nell’atmosfera terrestre mentre si spostano senza rispettare le regole della fisica classica basata sul concetto di massa inerziale.
Questi oggetti volanti dovrebbero per questo essere privi di massa e quindi non essere soggetti all’azione del campo gravitazionale terrestre.
È stata formulata l’ipotesi che possa trattarsi di immagini energetiche originate in un mondo molto lontano dalla Terra e prodotte da intelligenze molto evolute, non necessariamente fatte a somiglianza dell’uomo.
Si è notata la somiglianza di queste immagini energetiche con il fenomeno noto sulla Terra con il nome di ubiquità.
Si è ricordato che uomini particolari possono dare origine a forme di energia aventi le loro sembianze e dotate non solo dei cinque sensi ma anche della mente, cioè della capacità di ragionare.
Queste forme di energia possono spostarsi con la velocità del pensiero e si è fatto l’esempio di San Pio che ricorse al dono dell’ubiquità per andare a chiamare uno sposo, che tardava a venire in chiesa.
Il viaggio delle astronavi può essere comandato dalla concentrazione, dal pensiero di intelligenze che stanno in mondi lontani anche anni luce dalla terra.
La durata del viaggio è indipendente dalla distanza.
Per spostarsi dal mondo d’origine alla destinazione ci vuole solo lo spazio del pensiero, il tempo di pensare alla destinazione.
Sicuramente ci vuole una forza di concentrazione molto forte e il pensiero può essere amplificato con l’ausilio di apposite macchine, che riescano non solo a creare immagini energetiche delle intelligenze, ma anche delle strutture come l’astronave.
Raggiunta la destinazione, le immagini energetiche possono compiere il lavoro per cui sono state create, avvalendosi anche dell’ausilio delle attrezzature molto evolute di cui dispongono.
Gli scopi delle “missioni” possono essere quelli dell’osservazione, delle scoperte delle realtà vitali di nuovi mondi o anche scopi più pratici, come l’acquisizione di energia sotto forme imprecisate anche sconosciute agli uomini.
Queste intelligenze non solo dispongono di una cultura enorme, se confrontata con quella umana, ma incrementano le loro conoscenze con l’ausilio di queste immagini energetiche in missione, che possono arricchire a dismisura il bagaglio di conoscenza delle intelligenze dei mondi lontani.
Si è fatto il paragone con l’ubiquità.
Nell’ubiquità l’uomo è in grado di creare la propria immagine energetica e di mandarla in giro là dove il suo pensiero desidera che vada.
Dopo il termine della “missione”, per cui l’immagine è stata creata, la stessa è richiamata a ricongiungersi con il corpo sempre ad opera del pensiero dell’uomo, che reca il dono dell’ubiquità.
L’immagine energetica rappresenta l’energia presente nell’uomo, conserva i cinque sensi ed anche la mente, cioè la capacità di ragionare.
L’uomo separa il proprio corpo, la propria materia, dalla propria energia e quindi si sdoppia.
Sia il corpo, senza energia e quindi quasi come morto, sia l’energia conservano l’uso dei sensi e della mente, cioè della capacità di ragionare.
Tutti i cinque sensi sono conservati, cioè la vista, l’odorato, l’udito, il tatto e il gusto.
Ciò significa, per es., che la forma energetica avverte gli odori del punto in cui si trova.
Se l’immagine energetica si trova in un giardino fiorito, avverte il profumo dei fiori, se si trova vicino a una sorgente sulfurea, avverte la puzza di zolfo.
Si tratta di uno sdoppiamento tra materia ed energia, pur conservando la mente e i sensi.
Quando l’immagine energetica di San Pio ebbe compiuto la sua missione, non era più necessaria la separazione tra materia ed energia, per cui è avvenuto il ricongiungimento.
L’immagine energetica di San Pio ha raggiunto e si è ricongiunta al suo corpo materiale.
La personalità è stata ricostituita nella sua interezza formata da corpo, anima e Spirito.
Se il paragone tra le immagini energetiche degli UFO e le immagini energetiche di natura umana può essere valido, si deve pensare che al termine della missione l’UFO è richiamato e ricongiunto alle sue intelligenze, che l’hanno generato.
Anche l’immagine delle strutture fisiche dell’astronave è ricongiunta alla struttura reale presente nel mondo lontano e ciò presumibilmente è fatto con l’ausilio di attrezzature avveniristiche la cui concezione è totalmente fuori delle possibilità umane di comprensione.
Sembra tutto facile, disponendo della tecnologia molto evoluta, di cui dispongono le intelligenze che originano gli UFO, ma non è proprio così.
Gli incidenti di percorso possono sempre capitare.
Occorre riflettere che le necessità vitali sono indispensabili per il corpo, la materia.
L’immagine energetica può andare anche in zone insalubri senza riportare conseguenze anche se sarebbe meglio prendere le dovute precauzioni.
Le intelligenze generatrici degli UFO se ne stanno tranquille nel loro mondo, nelle loro condizioni di vita usuali e non corrono eccessivi rischi.
I mondi nuovi visitati dalle immagini energetiche possono essere anche incompatibili con la vita delle intelligenze generatrici ma possono fare poco contro le immagini energetiche all’uopo protette contro le insidie esterne.
Se è necessaria la respirazione di ossigeno, la necessità riguarda le intelligenze generatrici e non le immagini energetiche, che possono visitare mondi la cui atmosfera è priva di ossigeno.
Il pensiero corre all’ominide extraterrestre, che sarebbe stato trovato sulla Terra.
Egli aveva fattezze umane, anche se la forma della testa era diversa.
Applicando all’ominide l’ipotesi dell’immagine energetica, si deve pensare che a visitare la Terra fosse stata l’immagine e non il corpo dell’ominide.
L’immagine al termine della missione doveva esser richiamata per ricongiungersi al proprio corpo.
Il fato ha voluto che il ricongiungimento non sia stato eseguito per bene.
Invece di avere il ricongiungimento dell’immagine al proprio corpo, per un motivo che non è possibile stabilire, è accaduto che sia stato il corpo a doversi ricongiungere all’immagine.
È evidente che l’atmosfera in cui si trovava l’immagine era letale per l’ominide, che non si è potuto sottrarre al suo triste destino ed è morto sulla Terra.
Questa eventualità esiste anche nel caso dell’ubiquità umana.
Se l’immagine di San Pio, per un motivo imprecisato, non avesse potuto ricongiungersi al corpo, sarebbe stato il corpo di San Pio a ricongiungersi all’immagine, cioè San Pio si sarebbe trovato di colpo nella cella, dove aveva pernottato lo sposo.
Il ricongiungimento è da considerarsi quasi istantaneo.
Questa possibilità apre un orizzonte nuovo per gli spostamenti.
Se si riuscisse a separare i corpi dalle loro energie e i corpi pensassero a un luogo in cui inviare la propria energia e si riuscisse a ricongiungersi nel luogo dove c’è l’energia, si sarebbero fatti istantaneamente viaggi anche a distanze enormi.
L’uomo non è ancora in grado di operare simili viaggi, ma è credibile che non siamo molto distanti dal momento in cui questo sarà possibile.
I viaggi programmati sulla Luna o su Marte potrebbero essere fatti in questo modo, adottando sempre le necessarie precauzioni per preservare la vita umana.
Come si vede, il panorama è molto ampio e le vie della scienza non si esauriscono tanto facilmente essendo legate alla possibilità di ragionamento e di fantasia, che a volte si realizza.
Quanto espresso sopra deve essere considerata materia di ipotesi di ricerca e potrebbe essere molto lontana dalla realtà.
Ma se per caso …

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