Categorie

I soffitti che crollano.

Accade sempre più spesso che le parti inferiori dei soffitti crollano arrecando danno alle persone e alle cose che si trovano nei locali.

Ci si chiede: E’ in fatto occasionale o è da temere una sequela di questi fatti con pericolo grave per le persone.

Purtroppo la risposta non è favorevole per la sicurezza.

I soffitti delle stanze sono costituiti dalle parti inferiori delle solette che separano un piano dall’altro.

Le solette sono di solito realizzate con travetti di cemento armato e laterizi forati.

Esistono due tipi costruttivi di solaio più largamente usati.

Il primo tipo è quello realizzato con travetti di cemento armato precompresso su cui vengono appoggiati dei mattoni forati.

Il solaio viene completato da una gettata di calcestruzzo fino ad uno spessore di quattro o cinque centimetri sopra i mattoni forati.

Sui mattoni forati viene anche stesa quella che si chiama l’armatura di ripartizione dei carichi, cioè dei ferri di acciaio disposti in senso trasversale, che servono a ripartire i carichi tra i vari travetti portanti di cemento armato.

Normalmente si chiamano ferri, ma in realtà si tratta di tondini di acciaio di vario diametro e di varia conformazione superficiale, (ferri lisci, nervati, stellari, ad aderenza migliorata, etc..).

Al di sotto di questo tipo di solaio si dispone un intonaco di malta bastarda abbastanza leggero o di intonaco pronto e i problemi di aderenza vengono superati spruzzando la parte inferiore del solaio con una miscela liquida di sabbia e cemento o con colle o altri additivi.

Questo tipo di solaio sembra abbastanza più sicuro dell’altro tipo che andiamo a descrivere.

Il secondo tipo di solaio è quello più diffuso.

All’altezza del solaio da realizzare si dispone un piano di legname su cui si dispongono dei mattoni forati, che hanno un particolare profilo presentando delle scanalature abbastanza profonde in cui vengono disposti i ferri costituenti la cosiddetta armatura.

In senso trasversale nella parte alta del solaio viene disposta l’armatura di ripartizione .

Sui mattoni forati viene fatta una gettata di calcestruzzo, che riempie le scanalature con i ferri, e si ricoprono i forati con uno strato di calcestruzzo di quattro o cinque centimetri.

Questa è la disposizione che si realizza normalmente.

Mi viene da pensare quello che diceva un mio amico qualche tempo fa.

Egli notava che esistono tuttora e sono molto stabili delle costruzioni fatte dai Greci e dai Romani, come i templi di Agrigento e il Colosseo di Roma.

Per contro lo stesso non si può dire delle costruzioni di cemento armato, perché il cemento armato è entrato nell’uso corrente da poco più di due secoli.

Il mio amico osservava: E se il cemento armato dopo tre o quattro secoli si sbriciolasse, come fa se nell’impasto viene mescolato del gesso?

In questo caso sarebbe un evento catastrofico perché tutte le case e i palazzi costruiti in cemento armato farebbero una brutta fine.

Ma questo , se succederà, sarà un problema del futuro.

Un problema del presente è invece dovuto alla scarsa attenzione che pongono i costruttori nella realizzazione delle costruzioni dei solai.

Sappiamo che il ferro dell’armatura del cemento armato ha bisogno di uno strato di calcestruzzo di almeno due o tre centimetri di ricoprimento per assicurare la buona conservazione dei ferri d’acciaio che costituiscono l’armatura.

Ora accade che i ferri vengono lasciati alla base delle scanalature e non vengono sollevati abbastanza in modo da farli rivestire sufficientemente dal calcestruzzo.

Se il ricoprimento dei ferri è insufficiente avviene che il ferro tende a ossidarsi, cioè tende ad arrugginirsi e così facendo ad ingrossarsi.

Dall’ingrossamento dei ferri deriva una forte pressione sul calcestruzzo circostante, che si spacca e trasmette la pressione ai mattoni forati, producendo lesioni che portano al distacco delle parti adiacenti dei mattoni forati.

In pratica avviene la lesione di tutta la parte bassa del solaio con rottura dei forati e distacco della loro parte inferiore.

Avviene in questo caso il crollo della parte inferiore del soffitto costituita dalle parti lesionate dei forati e dall’intonaco che ad essa è solidale.

Rimane alla vista un solaio lesionato, con i ferri arrugginiti scoperti e dei profondi squarci nella parte costituita dai mattoni forati.

Data la grande diffusione di questo tipo di solaio è da prevedere che questo fatto si verificherà in una grandissima quantità di solai attualmente realizzati.

Questo sembra essere un difetto che interesserà la maggior parte delle costruzioni realizzate con questo tipo di solaio.

Occorrerà intervenire applicando ai ferri delle sostanze che eliminino la ruggine, per poi ricoprirli con malta di cemento, e riempire gli spazi vuoti lasciato dai forati con polistirolo e quindi ripristinare l’intonaco e la finitura del soffitto.

In molti casi conviene saldare dei ferri nuovi a quelli vecchi effettuando le saldature alle estremità dei vecchi ferri in corrispondenza delle zone compresse.

Il fenomeno si presenterà in maniera così diffusa da suscitare allarme tra la popolazione.

E’ da segnalare il grave pericolo cui sono esposte le persone se per esempio il crollo dovesse verificarsi di notte in una camera da letto.

Occorre procedere a una diffusa opera di prevenzione mediante manutenzione, che verifichi lo stato di consistenza dei solai.

Personale esperto deve battere con il manico di un martello da muratore, la cosiddetta mazzetta, o altri attrezzi idonei, sulla parte inferiore del solaio, partendo dalla periferia onde scongiurare il pericolo che si verifichi il distacco proprio mentre si sta facendo la verifica con grave danno per gli operatori.

Dal suono che emette il solaio battuto si capisce se ci sono delle lesioni in atto.

Occorre fare cadere le parti ormai distaccate e poi approntare il risanamento come sopra specificato.

Data la grande diffusione di questo tipo di solaio è da ritenere che il fenomeno diventerà così diffuso da costituire fonte di grande preoccupazione per le persone.

Purtroppo ancora si continua a costruire con queste tipologie di solai, che non destano grande affidamento.

A distanza di una cinquantina di anni si può ritenere che i solai possano essere del tutto rovinati.

Al giorno d’oggi si stanno introducendo vari altri tipi di solai, basati su caratteristiche costruttive diverse, che non dovrebbero presentare questi inconvenienti.

Data la grande diffusione di solai costruiti senza un adeguato ricoprimento dei ferri della soletta è da ritenere che il problema si presenterà con tutta la sua gravità e bisognerà porre la massima attenzione per salvaguardare l’incolumità delle persone, che abitano gli appartamenti affetti da questi difetti costruttivi.

Purtroppo le persone non immaginano i rischi cui sono esposti e questo fatto aumenta la pericolosità del fenomeno.

Leave a Reply

You can use these HTML tags

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>